Quale motorizzazione scegliere nel 2019 in Italia? La tua scelta è veramente green?

Questo articolo nasce, come spesso accade, dalla discussione e dal confronto con un amico, anch’esso fortemente appassionato di motori ed auto come me.

Nel presente sono contenute alcune opinioni, supportate da alcuni fatti ed articoli, ma che restano ovviamente personali e quindi completamente criticabili.

Penso però che sia utile condividerle e che, anche solo se questo articolo susciterà in voi la curiosità di approfondire ulteriormente l’argomento, avrò fatto centro! Quindi… Buona lettura!!

Schema funzionamento vettura ibrida plug-in. Se non visualizzi correttamente questa immagine, prova a ricaricare la pagina.
Schema funzionamento vettura ibrida plug-in

Motorizzazione solamente Elettrica

 

Al giorno d’oggi, e nel medio termine, la ritengo una scelta da evitare, a prescindere dal discorso inquinamento ed impatto ambientale, che è stato dimostrato da vari life cycle assessment, mettendo in conto l’estrazione del litio per le batterie dalle miniere, lo smaltimento delle stesse e i metodi di produzione attuali dell’energia in Europa, essere superiore o quantomeno paragonabile ad un’auto a combustione interna.

 

Infatti al giorno d’oggi, per avere un’auto solamente elettrica con un’autonomia accettabile, bisogna orientarsi su modelli molto costosi (Tesla ad esempio, si parla di 90k euro), che si è però costretti ad avere come seconda auto, in quanto non permette di andare ad esempio in giornata da Milano a Roma per un convegno dell’ultimo momento (a patto di trovare una colonnina supercharge libera in qualche autogrill, si tratta comunque di passare più di un’ora fermi aspettando che l’auto si ricarichi), di farci un viaggio in tranquillità o una vacanza al mare o in montagna con la famiglia.
Inoltre l’autonomia di tali modelli diminuisce molto con con il freddo della stagione invernale, perché tali auto devono spendere energia per riscaldare e portare in temperatura le batterie, e per il riscaldamento dell’abitacolo, che, non potendo più sfruttare il calore proveniente dal circuito di raffreddamento del motore termico, deve utilizzare delle resistenze elettriche, e quindi consumare energia dalle batterie. Per finire, l’autonomia di tali veicoli si riduce anche di molto guidando in autostrada sopra i 110 km/h (non so voi, ma io almeno a 130 ho bisogno di andare) e con la guida “a strappi” tipica di una realtà urbana.

 

Quinidi, per quanto il futuro possa essere questo, non mi sento di consigliarla attualmente.
Tesla Model S. Se non visualizzi correttamente l'immagine prova a ricaricare la pagina
Tesla Model S, auto dotata di motorizzazione solamente elettrica

Motorizzazione Elettrica con estensore di autonomia termico

 

Si tratta di automobili a propulsione elettrica ma con anche un piccolo generatore termico che funge da estensore di autonomia. Mi spiego meglio portandovi alcuni esempi.
Sto parlando di autovetture come la Fisker Karma o la Chevrolet Volt (commercializzata come Opel Ampera nel mercato europeo). Entrambe queste vetture hanno una propulsione solamente elettrica, composta quindi da motori elettrici posti sull’asse anteriore o posteriore, come vedremo in seguito, e non hanno quindi bisogno del peso, delle complicanze meccaniche e delle dissipazioni di energia che il cambio e la trasmissione meccanica implicano. Sono dotate di batterie e del sistema Plug-In, ovvero della possibilità di ricarica delle batterie direttamente dalla rete elettrica domestica, e la loro autonomia in in sola modalità elettrica si aggira solitamente intorno ai 60 km di percorrenza, quindi l’ideale se nel quotidiano si lavora o ci si sposta all’incirca ad una distanza inferiore ai 30km da casa.

 

Ma questo non è tutto! Infatti queste vetture sono dotate anche di un generatore elettrico termico! Questi altro non è che un motore 4T (solitamente a benzina) di piccola cilindrata, che entra in funzione solo per ricaricare le batterie, non è quindi in diretto collegamento con le ruote, e solo quando il livello di carica delle batterie scende sotto una soglia critica. L’enorme vantaggio di questa configurazione sta nel fatto che il piccolo motore termico in questione si mantiene sempre ad un regime costante ed impostato dal progettista per produrre energia elettrica (ad esempio 1000 giri/min) e quindi può essere progettato ed ottimizzato solo per quel regime, e non deve sopportare gli stress di un regime di rotazione che varia anche di 7000 rivoluzioni al minuto durante la guida! Questo con ovvi ed enormi vantaggi in termini di emissioni, consumi ed affidabilità!!!
L’autonomia totale del sistema combinato di questi veicoli si aggira solitamente attorno ai 1000 km, ed in caso di un viaggio, e quindi della necessità di una rapida ricarica, si può semplicemente fare rifornimento di carburante, ed il sistema pensa autonomamente a ricaricare le batterie tramite il motore termico durante il viaggio, evitando quindi anche tutti i problemi di un veicolo solamente elettrico!

 

Sempre gli stessi veicoli, con la sola elettricità immagazzinata nelle batterie in dotazione, possono percorrere solitamente circa 60 km, prima di necessitare di una ricarica o dell’entrata in funzione del generatore termico. Dato che circa l’ottanta per cento degli americani e degli europei non percorre più di tale distanza in un tipico giorno feriale, l’uso di carburante verrebbe drasticamente ridotto.

 

Questa, a mio parere, è la soluzione per la mobilità del futuro, ma ancora una volta non mi sento di consigliarla in quanto veicoli di questo tipo, per motivi a me sconosciuti (ma facilmente ipotizzabili, e non pubblicabili in questo articolo), scarseggiano. Gli unici due che ho citato in precedenza infatti, ovvero la Chevrolet Volt / Opel Ampera e la Fisker Karma, non sono attualmente più in produzione.
Fisker Karma. Se non visualizzi correttamente l'immagine prova a ricaricare la pagina
Fisker Karma, auto dotata di motorizzazione elettrica con estensore di autonomia termico
Opel Ampera. Se non visualizzi correttamente l'immagine prova a ricaricare la pagina
Opel Ampera (versione europea della Chevrolet Volt), auto dotata di motorizzazione elettrica con estensore di autonomia termico

Motorizzazione Ibrida Plug-in

 

Di soluzioni e diverse configurazoni se ne contano a decine sul mercato. In questo caso i vantaggi sono molto simili a quelli della motorizzazione elettrica con estensore di autonomia termico, quindi, per gli standard attuali, 60 Km di autonomia in modalità solo elettrica sono garantiti. In questo caso il motore termico non è completamente ottimizzato per la sola generazione di corrente elettrica, ma è collegato alle ruote traenti tramite convenzionale trasmissione, cambio, pesi, complicazioni e perdite energetiche del caso. C’è però da dire che le vetture ibride integrano ormai anche diversi sistemi di recupero energetico a ricarica delle batterie quali la frenata rigenerativa, il recupero di energia in discesa ed il veleggiamento. Inoltre tali motori, se pur devono operare ad un regime variabile, e non costante come i generatori, sono solitamente ottimizzati per lavorare a regimi alti, dove hanno più coppia, lasciando a quello (o quelli) elettrici di bordo, che invece presentano un’erogazione continua della coppia, il compito di spingere la vettura nelle prime fasi di marcia.

 

Molti ormai sono i modelli dotati di questa motorizzazione ora presenti sul mercato, di svariate case automobilistiche. Questa è la soluzione che mi sentirei di consigliare se si lavora a circa 30 km dall’ufficio.
Volkswagen Golf GTE. Se non visualizzi correttamente l'immagine, prova a ricaricare la pagina
Volkswagen Golf GTE, auto dotata di motorizzazione ibrida plug-in

Motorizzazione Ibrida NON Plug-in

 

Sinceramente mi sfugge il senso di questa scelta. Nel senso che, essendo vetture dotate di un sistema ibrido ma a cui non si può fornire energia dalla rete elettrica esterna (e che attualmente è molto più economica di un carburante fossile), il risultto è soltanto di un ottimo consumo medio per Km, consumi però non lontani, se non già raggiunti, dalle motorizzazioni Turbo Diesel o Turbo Benzina di ultima generazione.

 

Conferma di ciò risiede anche che Toyota, che da sempre ha puntato sulle vetture Ibride non Plug-in, abbia di recente aggiornato la sua gamma di ibride includendo a listino anche vetture dotate di tecnologia plug-in.
Toyota Prius. Se non visualizzi correttamente l'immagine, prova a ricaricare la pagina
Toyota Prius, auto dotata di motorizzazione ibrida NON plug-in

Motorizzazione Turbo Diesel

 

La motorizzazione certamente più presente, ricercata e richiesta sul mercato italiano, soprattutto nella sua versione 1.6 L. Questo perchè adatta a chi deve macinare davvero tanti Km, ed ottimo compromesso tra consumi, prestazioni e tipologie di auto che può equipaggiare, essendo i motori turbo diesel caratterizzati da una maggiore coppia ai bassi regimi rispetto ai Benzina.

 

Anche le motorizzazioni 2 L, nelle varianti da 110, 150, 190 od anche 210 cv sono molto diffuse nel nostro paese.

 

Per quanto riguarda inquinamento ed emissioni invece, questa motorizzazione sembra essere uscita alla grande dal famigerato Dieselgate. L’ultima tecnologia (Euro 6) di tale propulsore infatti, calcolando l’intero ciclo di produzione, sembra avere un grado di emissioni inferiore a quello di un veicolo benzina, che è paragonabile invece a quello di un veicolo elettrico!
Questo, tra gli altri, anche secondo uno studio del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), che lascio linkato di seguito:

 

https://www.motorbox.com/auto/magazine/vivere-auto/auto-diesel-studio-cnr-il-gasolio-e-meno-inquinante-della-benzina

 

Svolta ecologica dei motori Diesel dovuta soprattutto agli sforzi ed all’impegno del reparto ricerca e sviluppo di Bosh (vedi articolo allegato).

 

 

Consiglio quindi questa motorizzazione per chi deve percorrere annualmente parecchi Km.
Volkswagen Golf. Se non visualizzi correttamente l'immagine, prova a ricaricare la pagina.
Volkswagen Golf, auto dotata di motorizzazione 1.6 Turbo Diesel

Motorizzazione Turbo Benzina

 

La reputo una scelta adatta se si percorrono non moltissimi Km all’anno. Con questi nuovi propulsori infatti, non si avranno praticamente mai problemi relativi ad inquinamento o blocco del traffico, almeno per il ciclo di vita della vettura, o di manutenzione.
Da segnalare in particolare il motore 1.5 Turbo Benzina (solitamente da 150 cv).
Skoda Karoq. Se non visualizzi correttamente l'immagine, prova a ricaricare la pagina.
Skoda Karoq, auto dotata di motorizzazione 1.5 Turbo Benzina

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Vi do appuntamento al prossimo post,

Stay tuned! 🙂

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