Le due immagini mostrano il funzionamento dell’impianto di riscaldamento utilizzato per auto con motori raffreddati a liquido |
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Una seconda alternativa è invece quella utilizzata ad esempio dalla Volkswagen 181 “Thing” e che analizzeremo di seguito.
Volkswagen 181 “Thing” |
Sulla VW 181, a causa del suo design snellito, è presente un riscaldamento ausiliario a benzina sotto il cofano.
Il sistema si controlla grazie a due comandi nell’abitacolo.
Il primo è un timer simile a quelli da cucina e si gira in senso orario, alla massima rotazione garantisce 20 min di funzionamento del riscaldamento.
Il secondo controlla invece la temperatura e si deve tirare verso di se per avere una temperatura più alta.
Riscaldamento ausiliario a benzina posto sotto il cofano (foto sotto) e comandi per il controllo del riscaldamento posti nell’abitacolo (foto sopra). |
Il sistema funziona vaporizzando la benzina in una camera di combustione a forma cilindrica, la quale viene accesa mediante una speciale candela riscaldata. Il carburante arriva alla camera di combustione attraverso dei tubi che la prelevano direttamente dal serbatoio, ed una pompa carburante dedicata, situata sulla paratia dietro la ruota, dal lato del guidatore.
Dettaglio della candela e del tubo che porta il carburante dal serbatoio alla camera di combustione dell’impianto di riscaldamento. |
L’aria così riscaldata arriva poi nell’abitacolo mediante un’apposita ventola.
Alloggiamento del riscaldamento ausiliario a benzina sotto il cofano |
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